PERIODO
Aprile-Novembre
DURATA
7 ore
LUOGO
Opi, Abruzzo
GRUPPO
15 persone
LUNGHEZZA
9 km circa
DISLIVELLO
750 m
DIFFICOLTÀ
(EE) Escursionisti esperti
L’escursione presenta brevi passaggi tecnici in cresta. E’ necessaria una buona preparazione fisica per il dislivello da affrontare.
Orsi e lupi non sono le uniche meraviglie che caratterizzano la fauna del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. C’è un’altra creatura meravigliosa considerata una delle entità faunistiche più rare in Italia. Si tratta del Camoscio appenninico, “relitto glaciale” sopravvissuto quasi miracolosamente all’estinzione.
All’inizio del ‘900 nell’area che poi sarebbe diventata il futuro Parco Nazionale d’Abruzzo sopravvivevano poco più di 30 esemplari, un numero troppo esiguo per garantire la sopravvivenza della specie. A distanza di un secolo possiamo raccontare una delle pagine più belle nella storia della conservazione della natura italiana.
Oggi i crinali del Monte Amaro di Opi, del Monte Meta e del Monte Marsicano offrono la possibilità di godere panorami mozzafiato, osservare in natura il Camoscio appenninico, le evoluzioni dell’Aquila reale e rappresentano una tappa d’obbligo per gli appassionati di natura e fotografia in visita al Parco.
Camminando silenziosamente e con rispetto sarà possibile scorgere uno dei branchi storici di Camoscio appenninico, pascolare indisturbato tra dolci doline e aspre pareti.
Gli zoccoli del camoscio sono le quattro dita del violinista. Vanno alla cieca e non sbagliano millimetro. Schizzano su strapiombi, giocolieri in salita, acrobati in discesa, artisti da circo per la platea delle montagne.
Appuntamento al mattino con le guide presso l’area servizi della Val Fondillo (Opi). Dopo aver percorso una comoda sterrata si attraversa il Torrente Fondillo e ci si inoltra in salita tra le foreste di faggio. L’itinerario conduce sui pianori d’alta quota una volta frequentati dai pastori. I costoni rocciosi che caratterizzano i rilievi rappresentano l’habitat tipico del Camoscio appenninico che in questo settore del Parco si riesce a osservare con facilità. Pranzo al sacco in quota e rientro a valle nel primo pomeriggio.
Quota di partecipazione
€ 20 / per adulto
€ 10 / per ragazzo (10-14 anni)
Cosa è incluso
Guida e organizzazione
Assicurazione RC Professionale
Cosa è escluso
Trasporti e trasferimenti
Pranzo al sacco e spese personali
Assicurazione infortuni
Escluso il periodo invernale, in cui la salita sul Monte Amaro richiede attrezzatura alpinistica, è possibile effettuare questa escursione da Aprile a Novembre. I mesi primaverili permettono di osservare i capretti alle prime armi sulle pareti rocciose e numerose fioriture endemiche lungo i percorsi di accesso alla vetta. Nella tarda estate i camosci in amore regnano incontrastati sui pascoli di quota.
Per le disponibilità in tempo reale fai riferimento alle date a calendario.
Le escursioni prevedono una buona attività fisica è quindi consigliabile vestirsi a strati per avere la possibilità di potersi alleggerire durante la giornata. In quota, anche in piena estate, sono necessari indumenti caldi e antivento. Obbligatori, pena l’esclusione alla partenza, gli scarponcini da trekking, meglio se impermeabili.
COSA DEVO PORTARE
Zaino da montagna (25-35 litri)
Giacca impermeabile
Piumino
Pile o felpa
T-shirt di ricambio
Pantalone da trekking (lungo)
Scarponi da trekking
Berretto
Guanti leggeri
Crema protezione solare
Acqua (almeno 1.5 lt)
Pranzo al sacco
Naturalmente si, una buona percentuale dei partecipanti è costituita da persone sole. Può essere una buona occasione per incontrare persone e condividere esperienze e passioni.
L’età minima consigliata per questa attività è di 10+ anni con qualche esperienza pregressa in ambito escursionistico.
Si, previa disponibilità è possibile richiedere la quotazione per un tour privato.
Durante questa escursione non incontreremo rifugi adibiti a punti ristoro, è pertanto necessario il pranzo al sacco.
Come da riferimento normativo ogni guida dispone dell’abilitazione all’esercizio della professione ed è in possesso di una polizza assicurativa RCT professionale.
Potete stipulare una polizza integrativa per il vostro viaggio in maniera facile e veloce con World Nomads. Oltre alla classica polizza infortuni è prevista una copertura anche in caso di rinuncia al viaggio per motivi di salute o per la perdita del bagaglio.
Trattandosi di un’attività svolta in ambiente montano può capitare una giornata di maltempo. Le nostre guide si riservano di valutare le condizioni meteorologiche a poche ore dall’evento e, nel caso in cui le stesse non permettessero una completa fruizione dell’esperienza, di rinviare la stessa.
In tal caso è possibile scegliere una nuova data, richiedere un buono regalo per una delle attività a calendario o ottenere il rimborso per la mancata esperienza.
La profonda conoscenza del territorio permette di confermare gran parte degli eventi in programma. Ricorda di avere con te tutto l’equipaggiamento necessario e l’abbigliamento consigliato.
Opi è uno dei centri abitati del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, la più antica area protetta d’Italia, da quasi un secolo a garanzia della vita in armonia con la natura. E’ facilmente raggiungibile in auto attraverso tre punti di accesso. DA ROMA (A24 Roma-L’Aquila) In auto da Roma si percorre l’autostrada A24 fino al casello di Pescina. Si prosegue sulla SR83 o sulla SP17 sino a Pescasseroli e successivamente sino a Opi. DA PESCARA (A25 Roma-Pescara) In auto da Pescara si percorre l’autostrada A25 fino al casello di Pratola Peligna. Si prosegue sulla SS17 e sulla SS83 in direzione Alfedena e sino a Opi. DA NAPOLI (A1 Napoli-Roma) In auto da Napoli si percorre l’A1 fino al casello di Caianello. Si imbocca la SS85 per Venafro e si prosegue sulla SR83 sino a Opi.
Opi è raggiungibile anche in autobus con il servizio pubblico Tua Abruzzo e collegamenti giornalieri da Castel di Sangro e da Avezzano. Per chi proviene da Roma è anche possibile consultare gli orari delle compagnie Flixbus e Prontobus che effettuano collegamenti dagli aeroporti di Roma e Ciampino verso l’Abruzzo.